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Promessa. Disegno di P.Joubert

R. Kipling 

"SE"

Naturalmente Rudyard Kipling non "appartiene" allo scautismo, ma lo scautismo a lui deve molto per "I libri della giungla" ai quali Baden - Powell si è ispirato per "l'ambientazione" del lupettismo...

... Eppure il suo "Se" è stato spesso proposto sulle pagine delle riviste, quale esempio di un certo gusto della "sfida a sé stessi" propria dello scout , anche se gusto della sfida  inteso in modo meno "titanico" e più cristiano, perchè  

"Il senso religioso della vita è la coscienza della nostra totale dipendenza da Dio, che si oppone alla nostra ambiziosa autosufficienza".

  E' perciò opportuno ricordare quanto scriveva Padre Ruggi:

"Dove l’uomo troverà la leva interiore per un tal sforzo? E se il motivo che lo spronerà è il dominio della terra, nel dominio di sè, pur metaforicamente e nobilmente inteso, è poi tanto sublime? E chi riuscisse con le proprie forze a realizzare in sè un tale tipo di uomo, non è forse insidiato dalla presunzione e da una superba fierezza? E chi non riuscisse, dallo scoramento e dal dispetto, per non essere capace di diventare un Uomo?

L’Ode non lo dice nè ha da dirlo. Presenta un alto ideale umano, non intende suggerire le vie per raggiungerlo nè dare un’alternativa compensatrice all’insuccesso di questo «Se ...»

[...] Il senso religioso della vita è la coscienza della nostra totale dipendenza da Dio, che si oppone alla nostra ambiziosa autosufficienza. E’ in Dio e da Dio che abbiamo la vita, il movimento, l’essere tutto quello che siamo, tutto quello che abbiamo, nelle potenze del corpo come in quelle dell’anima.

Questa coscienza ci mantiene nell’umiltà, e da questa nasce l’amore. Perchè creature di Dio, siamo anche della sua progenie, figli del Padre. Feriti dal peccato, per Cristo ed in Cristo siamo redenti, salvati dalle stesse nostre contraddizioni, e finalmente vittoriosi della vita e della morte.

Ma tutto è dono.

Solo il Signore può convertire il nostro cuore, dargli il dominio del male e il desiderio del bene, Insegnargli a volere ciò che Egli vuole e realizzarlo. Quando l’abbiamo capito possiamo accogliere i suoi:«Se ...». Sono quelli delle Beatitudini, tra cui questa: «Beati i mansueti perché possederanno la terra».

 

R. Kipling 

"SE"
"Se riesci a non perdere la testa
quando tutti intorno a te la perdono
e ti mettono sotto accusa

Se riesci ad avere fiducia in te stesso
quando tutti dubitano di te,
ma tenere nel giusto conto il loro dubitare.

Se riesci ad aspettare,
senza stancarti di aspettare,
o essendo calunniato,
a non rispondere alle calunnie,
o essendo odiato,
a non abbandonarti all'odio,
pur non mostrandoti troppo buono,
né parlando troppo da saggio.

Se riesci a sognare
senza fare dei sogni i tuoi padroni.

Se riesci a pensare
senza fare dei tuoi pensieri il tuo fine.

Se riesci, incontrando il trionfo e la rovina,
a trattare questi due impostori allo stesso modo.

Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto
distorte da furfanti che ne fanno trappole per sciocchi,
o vedere le cose per le quali hai dato la vita, distrutte,
e umiliarti, e ricostruirle con i tuoi attrezzi ormai logori.

Se riesci a far un solo fagotto delle tue vittorie,
e rischiarle in un sol colpo, a testa o croce,
e perdere, e ricominciare da dove iniziasti,
senza dire mai una parola su quello che hai perduto.

Se riesci a costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi,
a sorreggerti anche dopo molto tempo che non li senti più,
ed a resistere anche quando ormai in te non c'è più niente,
tranne la tua volontà che ripete: resisti.

Se riesci a parlare con la canaglia
senza perdere la tua onestà,
o a passeggiare con i Re
senza perdere il senso comune.

Se tanto nemici che amici non possono ferirti.
Se tutti gli uomini per te contano,
ma nessuno troppo.

Se riesci a riempire l'inesorabile minuto,
con un momento fatto di sessanta secondi,
tua è la Terra, e tutto ciò che è in essa.
E quel che più conta:
sarai un uomo, figlio mio".

 

romanzo scout  francese, disegno di P.Joubert

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