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  - Centro Scout Sant'Antimo -

Fazzolettone mio

disegno Joubert L’altra mattina frugavo nei cassetti del mio armadio, e tra le mille cose inutili, ho ritrovato il mio fazzolettone. povero straccio scolorito.

Era dimenticato, non-amato, troppo solo.

Avrei chiuso immediatamente il cassetto; sarei scappato subito. Fazzolettone mio, a strisce blu e rosse, hai disturbato la mia giornata;

hai intralciato la mia vita;

sei riapparso per rimettere tutto in discussione.

Avevo sbarrato nel dimenticatoio della mia coscienza, il mio passato scout, perché ho troppa paura di buttarmi;

perché ho paura di dire di sì, un sì che chiama altri sì; perché ho paura di uscire dal mio egoismo per aprire le mani alla generosità.

Fazzolettone mio, sei stato lo stendardo che ha guidato la mia crescita;

eri bello e luminoso, il giorno della mia Promessa, e ti portavo con tutta la mia fierezza;

eri la mia "coscienza" per insegnarmi che la Legge degli esploratori non va vissuta solo con gli scout, ma ad ogni momento della vita;

eri presente, come un "grembiule", quando facevo servizio alla mensa dei poveri; eri sempre lì, come "testimone coraggioso", quando attraversavo la città con il bus e la gente mi prendeva in giro;

eri come un "anello" intrecciato con i fazzolettoni del Gruppo, per

ricordarmi che la Comunità è una, fatta di tanti fratelli.

Oggi, ti ho ritrovato, vecchio mio. Mi hai ricordato il nostro passato:

La nostra strada insieme è stata luminosa.

Hai ragione tu. Voglio ripartire con te, attorno al collo, per dire di sì, il sì della mia promessa rinnovata; per scegliere la generosità;

per dare senza pensare a me; per servire.

modificato dall'originale di "Scout d'Europa - Tracce", n.4 - 2000

Grazie, fazzolettone mio, mi hai reso la felicità e la ... pace!

Disegno modificato dall'originale del n.4, 2000 di "Scout d'Europa - Tracce"

Padre Stefano dell'Abbazia di Sant'Antimo,

in "Camminiamo Insieme", n.8 - novembre 2000 (rivista Rover / Scolte Agesci)

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