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"Il coraggio di essere noi stessi"

  Un' intervista a Baffo 001 

 

don Anunzio Gandolfi

23 Marzo 1926 - 21 Maggio 2009

Ricordando don Nunzio Gandolfi.
Ringraziando il Signore per avercelo donato.
Pregando il Padre perchè lo accolga tra le sue braccia, affinché possa "piantare la sua tenda nel Campo del riposto e della Gioia", accanto a quella dei suoi amici e fratelli (...Enrico Dalmastri, Padre Mariano, Andrea Perone...).
Buona caccia don Nunzio.

 

"A qualcuno di voi il nome di don Annunzio Gandolfi - "Baffo 001"- non suonerà sconosciuto.
Qualcuno forse ricorderà i suoi affascinanti racconti scout raccolti nel libro "Fuoco di Bivacco";
...qualcuno forse tanti anni fa li raccontava ai suoi ragazzi, al termine di un'uscita o di una giornata di campo.
Qualcuno ricorderà i suoi "scoppiettanti" editoriali sull'Esploratore ASCI degli anni '60/'70, quello con i disegni scout di Adriano Perone.
Qualcuno ricorderà i suoi articoli sulla rivista Esperienze & Progetti, di cui è stato tra i fondatori e per molti anni Capo Redattore.
Qualcuno immancabilmente associerà al nome di don Nunzio il sapore di uno scautismo "d'altri tempi".
Cavalleresco, romagnolo e "guascone"... se così si può dire.
Uno scautismo rigorosamente E/G.
Uno scautismo che adesso, insieme a lui, si inchina, saluta e abbandona definitivamente la scena.
...Tra gli applausi commossi di chi lo ha conosciuto, anche soltanto da lontano.
...
Don Nunzio è stato un buon servitore.
Oggi un Dio riconoscente lo solleva dal Servizio e da ogni giogo, concedendogli un giorno davvero speciale.
Don Nunzio oggi ci saluta, con queste parole del Vangelo:


+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: "Ancora un poco e non mi vedrete; un po' ancora e mi vedrete". Dissero allora alcuni dei suoi discepoli tra loro: "Che cos'è questo che ci dice: Ancora un poco e non mi vedrete, e un po' ancora e mi vedrete, e questo: Perché vado al Padre?". 

Dicevano perciò: "Che cos'è mai questo ''un poco' di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire".
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: "Andate indagando tra voi perché ho detto: Ancora un poco e non mi vedrete e un po' ancora e mi vedrete? In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia".


Ema L.

don Nunzio - foto di Ema

DON ANNUNZIO GANDOLFI,

UN PRETE «COI BAFFI»

«La quotidiana lettura di 'Avvenire' riserva continuamente belle sorprese e argomenti di interesse.

Domenica scorsa la foto che accompagnava il servizio sulla manifestazione palermitana a ricordo del sacrificio di Giovanni Falcone, di sua moglie e dei tre agenti di scorta, mostrava ben in vista nello scorcio della grande folla riunita nella piazza, un nutrito gruppo di scout, tra i quali si distinguevano chiaramente, fianco a fianco, scout dell’Agesci e Scouts d’Europa.

Nelle stesse ore, a Villanova di Castenaso, vicino Bologna, si celebravano le esequie di don Annunzio Gandolfi, un sacerdote che tanto ha dato della sua vita allo sviluppo dello scautismo cattolico: punto di riferimento nell’Asci prima e nell’Agesci poi, ma direi in tutte le associazioni scout italiane.

Anche lì, fianco fianco, tanti giovani ed adulti scout dell’Agesci, del Masci, degli Scouts d’Europa, ma anche del Cngei e di altre associazioni scout.

È stato forse il più bel regalo per don Nunzio, come familiarmente lo hanno sempre chiamato gli scout, che certamente avrà sorriso dal cielo sotto i suoi celebri baffoni alla Guareschi.

Era nato a Bologna nel 1926, giovanissimo aveva partecipato alla resistenza contro il nazifascismo ed era stato uno dei primi capi della risorta Associazione scoutistica cattolica italiana.

 Nel 1968 fu a Roma come Assistente nazionale per la Branca Esploratori dell’Asci, incaricato anche di dirigere il giornale degli scout, 'L’Esploratore', che divenne ben presto per tutti il mezzo di comunicazione privilegiato per la diffusione per la vera applicazione dello scautismo cattolico.

A Roma ebbe anche il prestigioso incarico di allestire il nuovo Museo Storico del Vaticano.

Richiamato dal suo vescovo in diocesi, gli venne affidata la cura pastorale della parrocchia di S. Ambrogio in Villanova di Castenaso: lì rimase fino al 2005, continuando la sua battaglia per la difesa dello scautismo cattolico attraverso 'Esperienze & Progetti', la rivista del Centro Studi Baden-Powell.

Poi la crudele malattia che se l’è portato via.

Nella sua omelia, il vescovo che presiedeva l’Eucaristia lo ha definito 'un prete con i baffi'.

Uno di quei tanti sacerdoti che silenziosamente, ma con determinazione, continuano la diffondere la parola di Dio e che con il loro esempio personale ne danno testimonianza.

Grazie, don Nunzio!»


 Giovanni Morello

Avvenire, del 26 Maggio 2009, pagina 37 (Forum)

 

N.D.Z.: Giovanni Morello è diventato scout nel 1950.

Nell'ASCI è stato capo riparto a Roma, responsabile regionale di Branca Esploratori del Lazio, membro della pattuglia nazionale. Redattore capo de "L'Esploratore" e quindi di "Avventura", è stato socio fondatore del "Centro Studi Baden - Powell".

 

PER NUNZIO

 Possedevi una qualità rara: sapevi contagiare con il tuo naturale entusiasmo coloro che ti erano vicini. Sapevi coltivare tenacemente dei sogni – poco importa se fossero impossibili: in fondo sono i più belli e li trasmettevi agli altri.

Per te i cowboys, i cavalieri medievali, i filibustieri della Tortue, erano appena fuori dalla porta di casa.

Qando eravamo ragazzi le tue proposte sulla rivista da te diretta, L'esploratore, ci spronavano a dare senso alle nostre avventure.

Amavi la vita, anche se dietro il sorriso e l'ironia capitava di scorgere un velo, lieve, di malinconia.

Sei stato amico, fratello di tanti. Hai creduto intensamente nel più bel gioco del mondo, lo scautismo. L' hai giocato bene .

La tua fede che non ammetteva sbavature ti ha finalmente portato a respirare il profumo intenso della Prateria. Ora, più vicino al Grande Capo, ci guardi e ammicchi, scherzoso.

Ci hai dato molto, Nunzio, spendendoti con generosità. Resterai a lungo nei nostri cuori.

Per tutto il bene ricevuto da te, grazie dal profondo del cuore.

Signore, fagli posto. Se lo merita.

Lucio Costantini

Ho letto in alcune mail che se ne è andato un maestro. Chissà perché lo si riconosce sempre dopo.

La perdita di un maestro mi fa riflettere su quanti rimangono, ma aimè anche loro senza allievi!

Oggi, purtroppo, molte nostre Associazioni Scout sono infarcite da professori... e mi fermo qui!  

Molte e belle sono state le vostre parole di ricordo di quest´anima buona.

Aggiungo che facevo la posta al postino, che allora distribuiva la corrispondenza alle 11.00 ed alle 17.00 per carpirgli L´Esploratore perché mi faceva sognare e sognare la mia Squadriglia, il mio Riparto, il mio Scautismo.

Conservo ancora gelosamente quelle annate che mi sono state utili anche nel prosieguo. Più tardi ho conosciuto questo `pezzo da 90´ che mi raccontava, tra l´altro, episodi fantastici di pistole, fucili, mitragliatrici, cannoni, aerei.

"Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede" (2 Tim 4,7).

Adesso finalmente sarà libero di sparare e lo ricorderò ogni volta che darà voce ai cannoni che bombardano tuoni nei temporali.

Quanti episodi, quanta vita Scout e quanto amore per tutti! Che esempio!

Grazie 

Vittorio Cagnoni

 

 

 

don Nunzio, anni '60 -  fotografia ASCI Bologna 16

Grazie ad Andrea P. per aver procurato la dedica scritta da don Nunzio

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